Fine ed inizio dell’anno lavorativo

Milano, 9 agosto 2021

Siamo arrivati anche alla fine di questo anno lavorativo.

Le somme di quello che è successo nei 365 giorni precedenti a questo io le ho sempre tirate nel momento in cui chiudevamo la saracinesca del negozio ed incollavamo i cartelli con la data di riapertura.

E sabato 7 agosto era il nostro ultimo giorno di apertura, e ora, in questo limbo malinconico che mi porterà spero anche alle mie reali vacanze, sono qui che penso a quello che è stato e alla stanchezza che credo ognuno di noi si sia ritrovato ad avere sulle spalle, in questo Luglio che sembrava non volgere mai al termine.

Sicuramente la stagione 2020/21 è stata per tutti tra le più difficili degli ultimi anni.

Ognuno di noi porterà dentro di sè questi mesi per molto tempo, a suo modo.

Milano deserta, Milano rinchiusa, la presenza delle persone contingentata, i mezzi vuoti, i maledetti numeri di ogni sera che per mesi ci hanno ricordato che non potevamo ancora tirare il fiato, la paura per se stessi e quella per i propri cari.

Piazza de La Scala e Galleria Vittorio Emanuele II durante il terzo Lockdown di Milano.

Ma ogni giorno ognuno di noi ha tentato al meglio di fare il proprio dovere, di pensare che questo momento sarebbe passato, che potevamo e dovevamo cercare una sorta di normalità in quello che stavamo vivendo.

Perché l’uomo ha una grande virtù: quella di adattarsi per sopravvivere sempre.

Ringrazio ogni singolo membro del mio staff per essere venuto ogni mattina a lavorare, per aver capito che tutelare noi e gli altri con i dispositivi di protezione personale fosse l’unica cosa che fossimo in grado di fare, e per aver fatto ogni giorno il proprio lavoro.

Quello che succederà nei prossimi mesi non sappiamo che sarà, ma io so di avere una serie di punti fermi che vorrei tenessimo a mente, nella buona e nella cattiva sorte per augurarci una stagione 2021/22 che ci porti sempre oltre quello che abbiamo già fatto.

Perché anche se si è in mezzo a una tempesta, penso sempre che la cosa più importante sia non stare fermi.

Mi auguro, perciò, che Antica Barbieria Colla:

  • possa continuare ad essere un luogo caro ai suoi clienti, dover poter trovare sempre pace e un momento per se stessi;
  • sia sempre in grado di guardare al futuro tenendo presente il suo passato;
  • possa diventare sempre più conosciuta, semplicemente perché sappiamo fare il nostro lavoro seriamente e con garbo.

Buon nuovo anno lavorativo a tutti!