I personaggi di Antica Barbieria Colla: Roberto Benigni

E’ di non più di qualche settimana l’annuncio che la Biennale di Venezia, l’istituzione che organizza la celebre Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, quest’anno ha deciso di assegnare il Leone d’Oro alla Carriera a Roberto Benigni, già vincitore nel 1999 del premio Oscar per il suo film La vita è bella.

Quando in negozio apprendiamo la notizia, lo sguardo va subito a quell’autografo sul muro e la memoria ad un aneddoto di qualche tempo fa:

Testo tratto da Presi per i capelli di Franco Bompieri (Mondadori 2000)

 

« Con la candelina accesa, bruciacchiavo le punte dei malandati capelli di Roberto Benigni, nel paziente tentativo di rinforzarli. Lui si guardava nella specchiera con occhi spiritati e bocca ghignosamente divertita.

“ Eh no, tu codesta còsa me la devi fare in un film, l’é troppo divertente”.

Continuo a manipolare lo scalpo di Benigni con taumaturgica intensità: bruciatura, massaggio, lavaggio, frizione, asciugatura, in un gioco per salvargli i capelli rimasti, pochi e fragili.

Ne aveva di più quando andai a vederlo per la prima volta al Teatro Formentini a Milano. Quindici spettatori, fazzoletto sul viso, convulse smorfie della faccia per farlo cadere. Infine, ecco liberarsi un viso affilato, furbo, sberleffico, voce tutta inflessioni dialettali (posto che il toscano sia un dialetto), satira al vetriolo, quella di Cioni, il suo personaggio di allora.

Mi sembra di aver fatto un buon lavoro, di meritarmi l’autografo che ho appeso a una parete della bottega: “A Franco, il più grande del mondo”. »